“L’arte non può cambiare il mondo da sola, ma può andare oltre i dogmi sociali, comunicare, unire popoli,
“L’arte non può cambiare il mondo da sola, ma può andare oltre i dogmi sociali, comunicare, unire popoli,
raccontare storie non dette e agire da catalizzatore di un graduale, ma positivo processo di trasformazione”
Mai come ora nella storia le azioni umane hanno avuto un impatto così forte sul nostro pianeta. Migrazioni di massa, riscaldamento globale e crisi economica e sociale stanno incrinando i nostri concetti di sicurezza. Come nel 1944 avvenne lo sbarco di Anzio con l’Operazione Shingle, che cambiò il corso della storia italiana, così oggi l’attuale migrazione verso i cosiddetti paesi sviluppati ci costringe a rivedere e riposizionare il nostro concetto di identità.
Da qui, la volontà di realizzare un’installazione che rappresenti un nuovo tipo di sbarco che sta avvenendo nel nostro paese. Un’opera d’arte come denuncia sociale delle moderne politiche migratorie europee capace di mostrare e rendere pubblica l’ipocrisia, la falsità e l’inconsistenza degli attuali governi.
Con Decrebis, ho voluto rappresentare l’ipocrisia delle soluzioni proposte dalle politiche migratorie, utilizzando oggetti tridimensionali che raccontano le storie di persone che tentano di raggiungere la parte ricca del mondo. Le loro mani rappresentano le storie dei loro popoli, dei loro viaggi, la loro identità in cerca di emancipazione e autodeterminazione, la loro salvezza: un gommone.
Ogni mano rappresenta una storia che l’attuale governo ha deciso di non ascoltare.
L’unicorno è la massima rappresentazione dell’ipocrisia dei politici, che anziché legiferare in favore dei diritti sanciti dalla costituzione, creano leggi contro i diritti umani: il decreto sicurez- za bis ad esempio, che proibisce di salvare un essere umano in mare punendo con il carceree con multe fino a 50mila euro. Questa ipocrisia trova la sua naturale espressione in un salvagente a forma di unicorno, bello ma totalmente inutile in caso di vera necessità.
L’opera coinvolgerà i richiedenti asilo e i rifugiati degli hub e dei CAS (centri di accoglienza) per la realizzazione dei calchi delle mani proprio di quelle persone che hanno percorso il tragitto dalle coste africane via mare verso l’Italia.
© Mhuysqa Universal Design Organization - Matrícula No. : S0052935
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